Catherine Despeux – TAIJI QUAN
Recensione di Roberta Ottavianelli
Il libro è uno studio molto interessante che offre una panoramica generale sul Taiji Quan, dai punti di vista storico, filosofico e pratico, adatto a chi è curioso e vuole farsi un’idea di cosa ci sia dietro i movimenti e le forme che facciamo.

La Despeux è stata una ricercatrice, sinologa e professoressa all’Institut National des Langues et Civilisation Orientales di Parigi, ha studiato approfonditamente, tra le altre cose, il Taiji, ha vissuto qualche anno a Taiwan ed è stata più volte in Cina per conoscere alcuni maestri. Ha tradotto alcuni testi classici cinesi sull’alchimia e la fisiologia taoista e sull’agopuntura e ha pubblicato testi sulle arti marziali e le tecniche di lunga vita in Cina.
Il libro non è recente, la prima edizione risale al 1975, mentre la prima edizione di quella attualmente disponibile è del 1987; comunque le basi filosofiche e culturali del Taiji sono sempre le stessa da un paio di millenni.
Questo è l’indice:
- Cronistoria
La scuola exoterica – Origine leggendaria del Taiji Quan – Distinzione tra scuola exoterica e scuola esoterica – Altra origine del Taiji Quan – La prima scuola di Taiji Quan: la scuola Chen – La scuola Yang – La scuola Wu – La scuola di Hao Weizhen – La scuola di Sun Lutang – La situazione più recente - Taiji e Taiji Quan
Il Taiji – Le rappresentazioni del Taiji – Taiji e corpo umano – Taiji e Taiji Quan - Taiji Quan, arte di lunga vita
La respirazione – Tecniche psicofisiologiche - Taiji Quan, arte marziale
La forza interiore – Principi strategici – Tecnica dei punti vulnerabili - I trattati sul Taiji Quan
- Principi base nella pratica del Taiji Quan
Dove e quando praticare – Metodo d’insegnamento cinese del Taiji Quan – Movimenti di base nel Taiji Quan – Principi da osservare nell’esecuzione dei movimenti – Esercizi annessi al Taiji Quan - La pratica nella scuola Yang
Concatenazione dei movimenti – La spinta delle amni – Il grande spostamento – La dispersione delle mani - La pratica della scuola Chen
La cronistoria è piuttosto dettagliata e l’edizione del 1987 ha aggiornato alcune pagine sulla situazione più recente, che comunque si ferma alla fine degli anni ’80. Dopo si passa alla parte sulla nascita e lo sviluppo della simbologia del Taiji, dal punto di vista del pensiero filosofico cinese Yin Yang, concetti complessi ma resi abbastanza chiari dall’autrice, che scrive “Il termine Taiji Quan significa letteralmente «arte di combattimento del Taiji» poiché, come dicono i maestri, è un’applicazione della forma e dei principi del Taiji. Intendono dire con ciò che i suoi movimenti hanno una forma analoga a quella del Taiji, e che i principi fondamentali sono legati alla nozione di Taiji, basata a su Yin e Yang, i Cinque Elementi e gli Otto Trigrammi”.
I capitoli sui principi base nella pratica e sulla pratica nella scuola Yang secondo me sono interessanti solo se si sta già praticando con un maestro e si conoscono già i movimenti basilari, così si capiscono molto meglio le descrizioni dei singoli movimenti (scritti anche in cinese, cosa utile). C’è da dire che nel 1975 Internet in pratica non esisteva, niente You Tube e niente video (ma come facevamo??), il Taiji era pochissimo conosciuto al di fuori della Cina e quindi le descrizioni dettagliate avevano un senso.
Nel complesso l’ho trovato un buon testo per farsi una base, con uno stile non troppo divulgativo ma nemmeno troppo difficile.
Informazioni sul libro:
Titolo: “TAIJI QUAN“
Autore: Catherine Despeux
Editore: Mediterranee
Buona lettura!