Come scrivevo nella parte 1 di questa serie di frasi: gironzolando su reddit, nel subreddit dedicato al tai chi chuan ho visto un riferimento a un paio di pagine che raccolgono alcune frasi di David Chen. Mi hanno colpito e ho deciso di tradurle.

Seconda parte.

Parole di saggezza sul Tai Chi Chuan – parte 2

Di David Chen – revisione giugno 2004
  • La tensione è come avere dei nodi serrati, nascosti nei nostri muscoli, nella nostra mente, e nel profondo dei nostri cuori.
    Pratichiamo Taijiquan per scoprire quei nodi e scioglierli.
  • Un corpo rilassato è un corpo che non si sofferma sulle cose.
    Una mente rilassata è una mente che non si sofferma sulle cose.
  • Se vuoi rilassarti, pratica Taiji
    Se vuoi che gli altri si rialssino, pratica Taiji (su di loro).
  • Ci sono quattro livelli di rilassamento:
    Livello 1: rilassare le spalle e le braccia
    Livello 2: rilassare la vita e la parte bassa della schiena
    Livello 3: rilassare le ginocchia e i piedi
    Livello 4: rilassare la mente.
  • È facile vedere “cosa”, facile mostrare “come”, ma richiede vera comprensione lo spiegare “perché”.
  • Il Taiji non elimina lo stress, ti insegna come gestirlo.
  • Devi padroneggiare te stesso per padroneggiare il Taiji, e il Taiji riguarda il padroneggiare se stessi.
  • Non cercare di superare l’abilità degli altri, piuttosto,  cerca di superare la tua stessa abilità.
  • La pratica del Taijiquan è una soluzione lenta;
    a volte è così lenta che il bisogno di risolvere il problema non è più importante.
  • Non è tanto il numero di volte che hai ripetuto una pratica, ma quanto profondamente ci hai lavorato sopra.
  • Non “fare” semplicemente i movimenti, “sentili”
  • Non lasciare che il tuo corpo inconscio domini la tua mente, piuttosto,
    Fai che la tua mente conscia guidi il tuo corpo.
  • Non stai eseguendo male i movimenti,
    li stai solo eseguendo inconsciamente.
  • Le paure del Taijiquan:
    la paura di restare indietro
    la paure di essere ignorati
    la paura di non essere capaci
    la paura di perdere la faccia
    la paura del dolore fisico
    la paura di imparare “nel modo sbagliato”
    la paura di mostrare “nel modo sbagliato”
    la paura di impegnarsi
    la paura delle false fantasie.
  • Una cosa non buona del Taji è che è difficile da comprendere.
    Una cosa buona del Taiji è che una volta che lo comprendi, c’è ancora molto da imparare.
  • I contenuti preziosi del Taijiquan sono nascosti nei movimenti di transizione.
  • Qualunque postura seguita da fermi puù essere considerata una posizione Wuji — non si muove ma è pronta per qualunque azione.
  • Il Qi che affonda nel dantien è solo la metà del percorso. Il Qi che affonda nei piedi è la destinazione finale.
  • Il più alto livello di Taijiquan non ha bisogno di forma e movimento — è uno stato di “nessuna intenzione”.

 

Tradotto da: http://www.wuweitaichi.com/articles/Taijiquan_Practice_2.htm